domenica 3 febbraio 2013

Con un poco di zucchero ...44

...la pillola va giù!

Oggi la rubrica avrà come oggetto una frase forse un po' contraddittoria.
L'ho trovata sull'ultimo libro di Marcello Fois, da cui avevo tratto anche un'altra riflessione, qualche post fa.
Vi racconto la situazione.
Un padre mancato si trova a soffrire per la perdita di  sul figlio, non ancora nato, morto durante la gravidanza della moglie.

Sta condividendo il suo dolore con il nonno (il quale ha perduto anche lui per varie disgrazie tutti i figli tranne una) e la zia, la figlia del nonno appunto, che ha visto la propria bambina uccisa insieme al marito, in un "regolamento di conti".
Tutti e tre hanno, quindi, esperienze molto dolorose alle spalle e ognuno ha tentato di dare risposta alla propria sofferenza come meglio ha potuto.
Di fronte alla disperazione di questo giovane uomo, la zia lo vuole scuotere e gli vuole donare quello che lei ha imparato dalla sua perdita tragica.

- Numero 44 - 
(...) Marianna accennò verso il nipote, e attese come se quello che aveva da dire richiedesse una riflessione supplementare. "Ma lo vuoi capire o no che i figli non ti rendono più forte? Ti indeboliscono invece, ti rivelano abissi di paure che nemmeno immaginavi." disse in un fiato.
tratto da NEL TEMPO DI MEZZO di M. Fois

Tutti coloro che hanno figli sanno quanta gioia diano e quanto senso alla vita regalino. Eppure è vero che sono il nostro punto debole, sono la fonte delle nostre paure più viscerali e, se è vero che ti rendono capace di qualsiasi sacrificio, è vero anche che, proprio perchè li amiamo più di noi stessi, diventano il nostro tallone d'Achille, il punto più sensibile, quello che ci fa più male, più che per qualcosa che subiamo direttamente.
Voi cosa ne dite?!

2 commenti:

  1. Io arrivo sempre tardi però la frase che hai scelto mi ha davvero colpito. Per me la maternità è stata prima di tutto debolezza, una vera rivelazione dell'inadeguatezza di tutto ciò che conoscevo.
    Poi è arrivata anche la forza, perchè quell'amore enorme che ti scoppia dentro alla fine deve trovare il giusto percorso ... è tutto un percorso a quanto pare.
    Grazie per questa segnalazione, il libro mi ispira.

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    Risposte
    1. Non arrivi tardi, arrivi al momento giusto. :)
      Il libro è bellissimo, non allegro, certamente no, ma pieno di saggezza (argomento che ti interessa, vero?)! ;D

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