sabato 28 giugno 2014

Spiantata


Ma quel maledetto giorno in cui,

  • presa dalla voglia di dare personalità al mio piccolo giardino,
  • intenerita da due ramoscelli che incrociavano tra loro le radici,
  • ben disposta nei confronti di una suocera che ci donava una pianta cresciuta da un germoglio che noi stessi le avevamo regalato,
  • sognante per una nuova vita che si aggiungeva alla nostra piccola vita appena nata,
  • invogliata dalla pregiudiziale poca cura che questa floricoltura ci avrebbe richiesto,

ma perchè, 
quel maledetto giorno, 
non ho semplicemente detto due paroline brevi brevi, 
efficaci efficaci, come...

martedì 17 giugno 2014

E' andata

luna di giugno

Anche quest'anno è andata.
La scuola, dico.
Finita, senza strascichi, per fortuna.
Il Principe oggi era molto Felice, mi aspettava davanti al cancello del suo istituto con il sorriso: i tabelloni avevano già dato il responso positivo.
....Sono andata lo stesso a vedere però!

sabato 14 giugno 2014

1



Quest'anno ho piantato un po' di tutto in giardino, con l'intenzione di attirare insetti utili come le api, le coccinelle, le farfalle.
Il risultato è stato un miscuglio di tanti fiori in poca quantità, direi UNA quantità.

giovedì 12 giugno 2014

Speranza e bellezza

"PERCHÈ,
CHISSÀ,
LÀ DOVE QUALCUNO RESISTE SENZA SPERANZA,
È PROPRIO LÀ CHE COMINCIA LA STORIA UMANA E,
COME LA CHIAMIAMO,
LA BELLEZZA DELL'UOMO"
Ghiannis Ritsos

Ho trovato questa citazione alla fine del libro L'ultima madre di Giovanni Greco: è la sua dedica a chi resiste senza speranza.
Non credete che questa frase appartenga tantissimo a noi italiani? Quanto ci descrive e ci racconta!

P.S. Naturalmente ho trovato molto bello il libro, un po' forte, forse.

venerdì 6 giugno 2014

Ballottaggio

"Il termine potrebbe derivare dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze medievale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Queste votazioni si svolgevano in conclavi lunghi anche intere giornate senza influenze dall'esterno e nei quali il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità. Poi, in rapporto al numero dei votanti si stabiliva il sacchetto con più castagne e, di conseguenza, la decisione scelta per maggioranza. Da qui l'uso ancora attuale nelle elezioni di definire ballottaggio la scelta tra due o più candidati.
sulla Torre della Castagna - Firenze
Più probabilmente il nome deriva dal sistema elettorale del doge di Venezia, che era costituito da una complessa successione di passaggi che alternava la determinazione diretta degli elettori del doge, e la loro nomina attraverso l'estrazione casuale di "ballotte", sfere dorate e argentate, che venivano utilizzate esclusivamente a tale scopo. Quando gli americani prima (nel 1776, a seguito della loro rivoluzione) e i francesi poi (nel 1789) dovettero dotarsi di un sistema elettorale, presero spunto da quello veneziano. Per questo ancora oggi l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America prevede l'utilizzo di "Grandi elettori", derivazione del sistema in uso nella Serenissima. Per lo stesso motivo l'urna elettorale, nei paesi anglofoni, è chiamata "ballot box", esattamente come la cassa delle ballotte utilizzata a Palazzo Ducale." (fonte Wikipedia)

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