lunedì 15 settembre 2014

Salvato dalle acque

Lo sai che Mosè fu salvato dalle acque, no?!
Che venne raccolto in una cesta nel fiume dalla figlia del faraone, no!?
Prova ad immaginarlo ora, un bimbo che galleggia in una cesta e tu lo raccogli e te lo porti a casa e quello diventa tuo. Fantascienza, no?!

In un certo senso, quando penso alle acque, in questo periodo dell'anno, penso al mal di schiena.

Un mal di schiena così non l'avevo mai avuto, un dolore come se qualcuno tentasse di staccarmi le ultime vertebre della spina dorsale. L'ho avuto per una notte intera quel male e non avevo il coraggio di chiedere aiuto. Quando, distrutta,  provai a farlo, fui rimandata a letto senza tanti complimenti.
Ma le acque che tu avevi rotto con calci da campione la sera prima, non mi avevano portato un bimbo, non così placidamente almeno. Fu ardua la conquista! Diciamo che poteva ricordare di più l'altro Mosè, quello che aprì il Mar Rosso e poi lo richiuse e "Mo' noi si passa e chi c'è, c'è" e "chi non c'è ...c'era...addio egizi!".
Insomma le acque che hai governato tu, sono state tumultuose e dolorose, ma non sapevo allora che, mentre il parto è un evento che ha una durata limitata, diventare madre è un processo lunghissimo e difficilissimo. Un processo per cui spesso mi trovo inadeguata e impreparata.
Insomma ci sono acque e acque, io ti ho già raccolto dal fiume e stiamo passando  insieme il passaggio rischioso del Mar Rosso. E' dura, ma  ce la faremo.
Oggi hai 17 anni, li hai compiuti qualche minuto fa, sai chi sei, ma non sai chi sarai. Non hai progetti a lungo termine e dici sempre "non so fino a quando vivrò" e io ti guardo sgranando gli occhi "ma cosa intendi scusa?" e poi capisco che stai crescendo in un momento in cui non esiste nessuna certezza se non l'oggi, anzi l'adesso, questo momento preciso e che un ragazzo che vuole sognare, deve fare i conti con la mancanza di prospettive. E allora pensi che devi cogliere l'attimo, divertirti, passare del tempo con i tuoi amici, essere spensierato e non hai neanche torto, ma non sei un malato terminale! Non ti devi rassegnare alla fine! Sei solo all'inizio e potrai fare grandi cose, grandissime, con fatica, impegno e anche fortuna, ma so che se vorrai potrai farcela. Tu puoi farcela, tu sei forte.
E' un augurio un po' strano questo ...parlarti di Mosè!  ma Mosè, oggi, mi sembra un grande eroe, non perchè ha aperto il Mar Rosso, ma perchè ha realizzato il compito che Dio gli aveva affidato.

Tanti auguri Principe mio! E un abbraccio grande grande!

P.S. Il Mosè di Michelangelo (che tu, in aperta ostilità con noi, hai visitato per i fatti tuoi) ha le corna perchè, per un errore di traduzione, si sono confuse le parole raggi di luce (riferiti al volto raggiante di Mosè dopo gli incontri con Dio) con corna. 


13 commenti:

  1. Ninin che post bellissimo!
    Auguri al tuo Principe, che viva i suoi anni giovani in pienezza e ne serbi un ricordo indelebile :-)

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  2. Auguroni al tuo principe felice.
    P.S. Dai Ninin resisti, qualche anno ancora e poi ne saremo fuori. E una balla poi non ce la toglie nessuno! (detto da una che non beve...)

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  3. E' davvero dura per loro! Queste giovani generazioni hanno, come unica certezza, l'insicurezza !
    Ma poi penso, sai, che i nostri nonni, i nostri bisnonni, e chi i ha preceduti hanno avuto vite terribili, in cui nulla era scontato se non la voglia di vivere e andare avanti, forse è tutto qui il segreto: voler vivere, sognare una vita migliore e andare avanti, migliorando se stessi. Forse.
    Un bacio.

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  4. Caspiterina, 17 anni… mamma sono tanti!!!!
    Però ormai dovresti iniziare ad incamminarti fuori dal tunnel dell'adolescenza, vero? è più sereno rispetto a 2 anni fa? o forse sono troppo ottimista?

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    1. Sei più che ottimista!!! Ci sto discutendo proprio ora! :(((

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